Un vecchio detto ancora in voga dice che la laurea in giurisprudenza «apre tutte le porte». Un tempo sicuramente era così; ma è vero ancora oggi? Il mondo del lavoro è cambiato profondamente negli ultimi decenni. C’è sempre più richiesta di specializzazione e la globalizzazione richiede un cambiamento di mentalità ed anche di mobilità. Bisogna spostarsi: il lavoro sotto casa non esiste quasi più. Molti neo-laureati brillanti sono costretti ad andare all’estero per trovare un’occupazione adeguata alle loro capacità. È il fenomeno tristemente noto come «la fuga dei cervelli»; prima riguardava solo il settore scientifico, adesso si è esteso anche alle professioni legali ed economiche.
Così molti studenti universitari – e anche alcuni professionisti già abilitati – vorrebbero sapere come è riconosciuto – e quanto è spendibile nel mondo del lavoro – il titolo di studio che hanno conseguito o stanno per prendere e si chiedono: la laurea in giurisprudenza vale anche all’estero?
Per dare una risposta completa bisogna distinguere innanzitutto in base al Paese in cui si è intenzionati a far valere il proprio titolo di studio. All’interno dell’Unione europea la laurea in giurisprudenza conseguita in uno Stato membro è riconosciuta valida anche dagli altri ed è perciò utilizzabile in molti ambiti. Tuttavia, chi ha già ottenuto il riconoscimento della propria qualifica professionale – ad esempio un avvocato abilitato in Italia – incontra dei limiti se vuole esercitare l’attività all’estero. Anche in questo caso l’appartenenza all’Unione Europea aiuta molto, perché esiste una normativa che semplifica il riconoscimento e favorisce l’inserimento e l’esercizio della professione negli Stati membri.
Chiaramente, bisogna conoscere bene il diritto del Paese di destinazione, quello nel quale si intende stabilirsi, e questo vale sia per chi ha già la laurea, o è in procinto di conseguirla, sia chi già lavora con essa e con il successivo titolo, professionale o accademico, acquisito. Ma procediamo con ordine e analizziamo i vari casi per sapere se e a quali condizioni la laurea in giurisprudenza conseguita presso un’università italiana vale all’estero.